Pare la cosa più semplice del mondo: taglio l’erba, aspetto che asciughi e la raccolgo, ecco il mio fieno naturale di montagna.
Dobbiamo considerare però l’umidità del terreno e dell’aria, l’orario della giornata, l’esposizione al sole dei campi, l’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche, la presenza di falde acquifere nel sottosuolo, la presenza di fiori e foglie che una volta essiccati diventano molto delicati, l’altezza di lavoro dei mezzi meccanici, l’umidità del fieno, la movimentazione manuale delle balle, la conservazione del prodotto dopo la raccolta, e forse qualcuno potrebbe aggiungere altre voci.
In montagna ogni campo ha le proprie caratteristiche, può essere più o meno inclinato, può formare degli avvallamenti dove si raccoglile l’acqua piovana, una parte del campo può essere esposta al sole mentre una parte sempre coperta dagli alberi. Servono tre o quattro giorni di sole perché l’erba, dopo il taglio, si asciughi. Ma in quel periodo entrano in gioco tutti i fattori citati, ognuno con un ruolo nell’essiccazione.
La manutenzione dei mezzi meccanici è fondamentale: il verificarsi di un guasto durante la stagione può compromettere gran parte del raccolto.
Produciamo balline tradizionali di cui il miglior vantaggio diventa una grande difficoltà in campo, le raccogliamo una ad una, ed allo stesso modo le stocchiamo nel fienile, questo comporta tempo e lavoro, ripagato abbondantemente dal profumo di ogni singola ballina.
Da diversi anni produciamo foraggio, errore dopo errore abbiamo ottenuto una buona qualità di fieno naturale di montagna, ma intendiamo migliorare ulteriormente.
Cerchiamo di considerare tutti i fattori affinché ne risulti un prodotto salubre, genuino e naturale impegnandoci per incontrare la soddisfazione dei nostri clienti umani ed animali.